Canne fumarie: dalla grotta con braciere al generatore
a condensazione

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Dagli albori fino ai nostri giorni

Nell’antichità i nostri progenitori si riscaldavano con un semplice braciere nel quale veniva posizionato il combustibile, generalmente legno.

Dall’ingresso della grotta sempre aperto veniva prelevato il comburente, cioè l’aria, mentre da un foro sulla volta venivano evacuati i fumi della combustione.

Questa primitiva concezione di riscaldamento si è evoluta nel tempo, mentre è rimasto pressoché invariato per secoli il concetto di evacuazione dei fumi.

Infatti fino alla fine degli anni 80 del ‘900 l’evacuazione dei fumi era ancora dettata dal principio fisico della differenza di temperatura e di pressione che spinge i gas attraverso condotti chiamati canne fumarie.

L’aumento delle norme di sicurezza cambierà profondamente l’approccio all’installazione delle canne fumarie.

I cambiamenti dettati dal risparmio

La crisi delle fonti non rinnovabili di energia ci ha costretti all’innalzamento del rendimento termico dei generatori.

Questo a scapito della temperatura dei fumi di combustione che , se ieri uscivano a temperature non inferiori ai 200° , con i moderni generatori a condensazione possono essere inferiori ai 50°.

L’effetto sui sistemi di evacuazione fumi è stato dirompente: ci si è venuti a confrontare con esausti di combustione freddi, umidi e privi di velocità, spesso incanalati in canne fumarie obsolete e concepite per applicazioni superate dalla tecnologia e quindi pericolose per la salute e la sicurezza .

Proprio per questi motivi, dalla fine degli anni 80, nasce la corsa alla promulgazione di disposizioni e norme che hanno il compito di adeguare il comparto all’evoluzione tecnologica in atto, con il preciso intento di garantire la sicurezza degli utenti, il rispetto dell’ambiente ed il risparmio energetico.

Canne fumarie come parte di un impianto?

Ecco quindi emergere la grande diatriba: le canne fumarie sono un accessorio edile od una parte integrante dell’impianto tecnologico ?

Questo quesito trova risposta in un semplice postulato, cioè che ad ogni tipologia di generatore di calore corrisponde una tipologia di scarico.

Più semplicemente il sistema di evacuazione dei fumi, e la metodologia di installazione canne fumarie, dipende da :
-tipologia di combustione
-tipologia di combustibile ;
-potenza ;
-temperatura dei fumi ;
-tipologia di funzionamento ( umido o secco ) ;
-tipologia di funzionamento ( pressione o depressione ) ;
-tipologia di installazione ( interna od esterna ) ;

Viene quindi chiarito con certezza che il sistema fumario è parte integrante dell’impianto tecnologico, e che come tale deve essere trattato con la conseguente emanazione di leggi atte a normalizzare il comparto.